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sabato 20 ottobre 2012

ALIENAZIONE DA TERZO MILLENNIO



La notte la città pullula di vermi, dalle fogne rotte e anche da quelle chiuse vengono fuori topi grossi e maleodoranti, uomini e donne che prostituiscono sé stessi e le loro anime vagano senza sguardo per le strade appena illuminate. 

Prima o poi un diluvio universale pulirà di nuovo tutto, così Travis Bickle. 

Aggiungiamo che purtroppo sempre più spesso anche di giorno strani animali si aggirano per vie, piazze, uffici, mercati, sono questi volti che esprimono l'attuale momento esistenziale d'intere generazioni che al senso di smarrimento hanno aggiunto la consapevolezza del non-domani e dell'oggi per l'oggi.

Volendo, tutto questo potrebbe non dispiacere se è vero che ad ogni ricaduta corrisponda una risalita; bisogna quanto meno capire come questo può avvenire e soprattutto in che maniera si possono cogliere i segnali di questo ipotetico nuovo corso. 

Spesso abbiamo tracciato delle linee anche trasversali, molte volte verticali, alcune orizzontali nelle quali indicavamo dei percorsi preparatori. La diffusione della cultura come mezzo di difesa nei confronti di un'arrogante e volgare modo di vivere che sempre più permea le menti di persone che ritengono di poter fare ogni cosa senza rispetto per gli altri.

La creazione trasversale, quella si, di fatti ed eventi che mirano a fare riflettere donne e uomini sulla qualità della vita, dal mondo del lavoro a quello dell'arte, contrapponendo un modo di essere che punta alla giustizia e all'armonia rispetto a un altro che usurpa e sconvolge il vero senso delle cose.

Cambiando radicalmente il modo di pensare e di agire si può invertire l'attuale tendenza massificante che riporta a città-mercato, stati-depositi, nazioni-depositi merci, continenti-compra e vendi. Se non si ribalta questa visione della vita, le notti del mondo oltre ad essere piene di gente senz'anima saranno destinate ad albe ancora più scure. 

Non è questo ancora il tempo, ma bisogna avere la forza e l'attenzione d'interpretare i nuovi segnali. 
A presto, Antonio!

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