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lunedì 13 dicembre 2010

CAMMINAVA A TESTA ALTA COME ERA SOLITA FARE , COME SE FOSSE STATA UNA GIORNATA DI SOLE AZZURRA E SPLENDENTE, AVVOLTA NEL TRENCH CHE LE SCENDEVA PERFETTO SUI FIANCHI SENZA NEPPURE SENTIRE IL RUMORE DELLA PIOGGIA CHE FORTE BATTEVA SULL'ASFALTO SEGUITA DALLE MACCHINE CHE LENTE SCORREVANOLUNGO LA STRADA DEL SOLITO RIENTRO. IL VISO DOLCISSIMO , CHE COMUNQUE NON RIUSCIVA A NASCONDERE UN INNATO SENSO DI DISTACCO E ALTERIGIA, COMUNICAVA SOPRATUTTO NEGLI OCCHI UNO SCATENARSI DI PENSIERI ED EMOZIONI DEL TUTTO EVIDENTI, MA NON FACILI DA COMPRENDERE. ATTRAVERSO I CAPELLI, LE GOCCE CHE RIUSCIVANO A FILTRARE SINO ALLA FRONTE E A SCENDERE ANCORA PIU' GIU'SI MESCOLAVANO AD ALTRE CHE INVECE SENZA NESSUN OSTACOLO ARRIVAVANO FINO ALL' ANGOLO PERFETTO DELLA BOCCA E COSI' INSIEME , PIOGGIA E LACRIME , SEGUIVANO IL LORO PERCORSO COME AFFLUENTI VERSO IL FIUME E QUINDI NEL MARE PER , LENTAMENTE, MESCOLARSI E PERDERSI NEL FLUIRE DELLA VITA. SENZA UN ATTIMO DI ESITAZIONE COME SEGUENDO UN COMANDO INCOSCIO,ENTRO' NEL CAFFE'ALL'ANGOLO DELLA STRADA, NON PER RIPARARSI DALL'ACQUA, MA PER TENTARE ,TRAMITE UNA DISTRAZIONE,DI FERMARE I PENSIERI ORMAI SEMPRE PIU' VELOCI. L'ULTIMO TAVOLO IN FONDO ERA LIBERO MA D'IMPROVVISO DECISE CHE VOLEVA CONTINUARE A RESPIRARE L'ODORE DELLA PIOGGIA,COSI' DISSE AL CAMERIERE DI PORTARLE FUORI, SOTTO LA TENDA IL SUO WHISKY,CHE DA TEMPO ERA DIVENTATO UN PIACEVOLE COMPAGNO DI QUEI MOMENTI IN CUI SI CONCEDEVA DEI PICCOLI LUSSI. SCIOLSE L'IMPERMEABILE E NEL SEDERSI ACCAVALLO' LE GAMBE CHE GENEROSAMENTE SI MOSTRAVANO SOTTO IL TAILLEUR CHE INDOSSAVA CON NATURALEZZA ESTREMA. SPESSO PENSAVA CON QUANTO FACILITA' ERA PASSATA DAI JEANS E I MAGLIONI AD UN ABBIGLIAMENTO PIU' DECISAMENTE CLASSICO E MORBIDO CHE COMUNQUE LE SI ADDICEVA PARECCHIO.AMAVA STARE IN LIBERTA' MA QUESTO ERA ORMAI POSSIBILE SOLTANTO NELLA SUA PICCOLA CASA SULLA COSTA CHE NESSUNO CONOSCEVA.....PER STRADA A QUELL'ORA POCA GENTEANCHE SE IL QUARTIERE ERA MOLTO ABITATO, COSI' SI CONCESSE DI GUSTARE QUEL PRE-SERALE IN ASSOLUTA TRANQUILLITA', FORSE ANCHE TROPPA, L'APPUNTAMENTO ERA ANCORA TRA QUALCHE ORA, POTEVA RILASSARSI E CONCENTRARSI CON CALMA,MATUTTO CIO' CHE ATTRAVERSAVA LA SUA MENTE GLIELO PERMETTEVA POCO,RIFLETTE SULLE LACRIME DI PRIMAE PENSO' CHE FORSE NON ERA PIU' IL CASO DI TORNARCI SOPRA, DEL RESTO SAPEVA MOLTO BENE OGNI COSA,PROPRIO OGNI COSA,FACEVA PARTE DEL GIOCO,CHE NON ERA NE' PIU' GRANDE NE' PIU' PICCOLO DI LEI,ERA SEMPLICEMENTE LEI. QUANDO TRENTANNI PRIMA AVEVA DECISO DI COSA FARE DELLA SUA VITA,DI CERTO NON PENSAVA A QUELLO CHE SAREBBE STATO MA NEPPURE DI NON POTERNE FARE A MENO........................................ ANTONIO.

sabato 11 dicembre 2010

TRA VECCHIUME E FALSE NOVITA'.


A scandire il ritmo di un'era così infame quanto quella odierna è la classica miserabile giornata della politica italiana. Un presidente del Consiglio in preda al più classico shopping natalizio cerca di comprare più voti possibili per "sopravvivere" ad una fiducia che un degno Popolo non gli avrebbe mai affidato.Così attaccanti e difensori si scontrano in un terreno tutto loro per contendersi il "corpo" mal ridotto di un Paese incapace, per inettitudine o interesse, a reagire. Con una Procura,quella di Roma,che ogni tanto "osa" mettere il naso negli affari parlamentari. Se oltre il naso mettesse anche gli occhi e un minimo di volontà probabilmente si scoprirebbe qualche malefatta in più. Altro fresco materiale con cui fare abbaiare Di Pietro e la sua fumosa ciurma. Intanto c'è chi gioca su tutti i tavoli possibili cercando la via più breve per la poltrona, maestro di tale strategia non può essere che Fini con il suo "Fli" con le mani nei suddetti tavoli e le orecchie tese ad attendere un ordine da altri mari.

Nelle regole non scritte di questa politica anche quella che coraggiosamente viene definita opposizione ha il suo studiato ruolo. Nel "PD" sempre più schiavo del D'Alema pensiero arriva il momento di alzare un pò la voce, di rispolverare quella falsa idea di novità manifestando per le strade di Roma che fortunatamente nei secoli addietro vide figure più importanti e degne percorrere le sue vie. Può capitare quindi che il cavaliere, dalla tristissima figura Bersani, si ponga come la soluzione e la via d'uscita dai molteplici disastri che flagellano l'Italia da nord a sud mentendo così spudoratamente a se stesso e agli altri.

A completare il quadro ci pensa il presidente della Repubblica Napolitano ammettendo che l'Italia è in un brutto momento. Parole che marcano ancora di più la differenza fra una classe politica indifferente e la gente comune per la quale quel momento spesso dura da una vita.

Ecco una classica miserabile giornata della politica italiana che fortunatamente volge al termine.

Giuseppe Pennestrì

venerdì 3 dicembre 2010

Il Titanic

E cosi', mentre i parlamentari decidono di prendersi una settimana di ferie,vista la brillanta situazione che attraversa il paese,la discussione sulla "Gelmini" slitta al 14 Dicembre e viene collegata al voto di fiducia al governo Berlusconi.Quindi se cade il governo, cade la ministra e con lei la sua riforma, cadono tante altre cose dalle quali al momento siamo distratti,giustizia, economia, lavoro, sanita'. Molti auspicano che questo non accada, per il bene collettivo, altri sperano che cio' avvenga per il bene collettivo, qualcuno crede ancora nell' efficacia di un governo tecnico per il bene collettivo, in questo baillame ,tipicamente nostrano, chi ci rimette di fatto è il popolo Italiano ,lavoratori , operai , imprenditori , gente comune e giovani sopratutto i giovani che non vedono certezze per il loro futuro e del resto come potrebbero.La situazione economica è veramente disastrosa, se L'Italia non si ritrova come la Grecia , il Portogallo, L'Irlanda o L'Islanda è solo perche' vive ancora della vecchia rendita che ci tiene in ostaggio, dalla fine della seconda guerra mondiale , dei "cari alleati" che ancora dalle camionette continuano a lanciare caramelle , cioccolattini e...........soldini. Ma la pacchia sta finendo anche per loro ,vista l' implosione finanziaria che stanno attraversando grazie al vampirismo di chi li governa pubblicamente e non.Speriamo di non doverci indebitare come gli Irlandesi per "salvare"le banche e stingerci da soli le catene ai piedi. Questo , i giovani lo sanno!Il mondo del lavoro e della produzione è in stato di impasse , la disoccupazione reale dilaga e i licenziamenti sono all' ordine del giorno , le imprese sane nazionali non riescono non solo a produrre quanto dovrebbero , ma neanche a vendere ciò che permetterebbe di riaffermare unà forza economica per cui si arrendono , ormai con troppa facilita' ai richiami delle sirene extranazionali, quindi è sempre più difficile "fare e "dare" lavoro sul territorio;le uniche imprese fiorenti con un pil interessante sono :mafia , ndrangheta , camorra ........ma delle due l'una o loro o lo stato. Questo i giovani lo sanno!E a questo proposito, sembra che parlare di giustizia , nella terra del Diritto sia ormai una barzelletta,Lodi a destra Lodi a sinistra, processi che durano per generazioni, marachelle tra giudici, inciuci più o meno legali, salvacondotti parlamentari, carceri che scoppiano, detenuti come nei lagere, pentiti alle Seychelles e però se un ragazzo si ribella per il suo domani, che gli è stato già defraudato con largo anticipo,giù manganellate e arresti in altri casi invece "si patteggia" o "si prende tempo"Quando ci direte la verità sulle stragi che hanno distrutto un Paese e condannato ingiustamente una generazione ? Questo i giovani lo sanno!Guai poi ad ammalarsi in questo momento, meglio curarsi da soli.Tranne qualche polo d'eccellenza, da individuare, la situazione medico- ospedaliera è da terzo mondo(se esiste ancora)senza entrare in dettagli che potrebbero essere tra il raccapriciante e l' incredibile basti pensare che l' incidenza di mortalita' in questo paese è prossima al 40%.Sembra incredibile , perchè , di contro prosperano aziende farmaceutiche nazionali e mondiali , cresce il numero dei "dottori", e aumentano le commesse con gli enti privati, mentre molti sofferenti anche in condizioni terminali passano le ultime ore della loro esistenza, sempre più spesso, nei corridoi degli ospedali. Ma, attenzione, la spesa per la sanita' pubblica è ormai , da nord a sud , una voragine simile a un cratere Vesuviano , e i soldi che vanno alle Regioni? Questo i giovani lo sanno! Ma adesso ci ricolleghiamo all' inizio , se uno stato non pensa al suo futuro è destinato a finire, ed il domani sono le nuove generazioni alle quali vorremmo insegnare che è giusto tagliare i fondi per la ricerca tanto a che giova......, tagliare i fondi alla cultura , al turismo , al lavoro , all'innovazione, tanto che importa bruciare esistenze addormentandole davanti a un computer, L'importante e che pochi abbiano molto e in fretta. Non è cosi', non sarà ,per sempre cosi, la circolarità delle cose non lo prevede!E'bello rivedere ragazzi che si ribellano, monumenti che hanno fatto la storia di questa terra che prendono voce per dire che non uccideranno il loro domani , in ogni caso che la giovinezza non si avvilisce con le menzogne. Sarebbe ancora meglio se tutto ciò avvenisse senza etichette e fuori da gabbie ideologiche che troppo spesso hanno confuso le menti e i cuori distorcendo le idee che sono una altra cosa.Speriamo che quanto stia avvenendo in questo momento nelle università e nelle scuole italiane sia solo la punta di un iceberg che possa affondare, il malevolo Titanic, che crede sempre di navigare in acque serene,con tutti i suoi naviganti, e si rimettano le cose a posto! Il domani appartiene a voi, prendetevelo. Antonio.