Governo tecnico. Un parlamento
autosvuotatosi di ogni potere. Dispotismo totalitario.
I residui della Libertà
di 60 milioni di persone vengono calpestati all'altare dell'usura in nome della
"responsabilità verso l'Europa" mentre si insulta la dignità di tutte
le genti senza che queste se ne rendano minimamente conto, cancellando così
decenni di conquiste sociali, rimbambite come sono da mode d'ogni genere.
La
maggioranza dei nostri concittadini tende a credere che lo Stato sia un
qualcosa di astratto che forse ci salverà o forse no, ma l'importante è
campare. In una democrazia vera il popolo è sovrano mentre nel modello
occidentale (e quindi anche in Italia) il popolo è chiamato, nemmeno troppo
spesso, a legittimare decisioni che qualcun altro ha già preso per lui
attraverso una croce su una scheda.
Gli italiani narcotizzati da complicati
discorsi economici che, nella gran parte dei casi, non capiscono e non si sforzano
di capire, accettano tacitamente che qualcuno senza nessuna legittimità
democratica decida di che morte farli morire.
Ecco quindi il governo tecnico
che non da conto a nessuno se non ai propri datori di lavoro i quali, sia
chiaro, non siamo noi cittadini ma i signori dell'alta finanza.
Noi paghiamo
soltanto, e nel silenzio più assoluto, il disastro da loro indotto.
Jean Trouvè
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