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martedì 8 gennaio 2013

A VOLTE RITORNANO



La  “magia” del Natale irrompe nelle case degli italiani portando con sé quell’atmosfera di festa necessaria dopo un anno di disastri economici e sociali che hanno gelato più del rigido inverno i sogni e le speranze di un futuro migliore.
Sotto gli alberi sempre più striminziti e meno colorati , quest’anno accanto a debiti, bollette, IMU e miseria troveremo nuovi regali, pacchi a sorpresa a scuotere quella “monotonia” tanto cara a Monti che ha attanagliato da tempo la già difficile esistenza degli italiani. 

Come muteranno gli scenari e cosa ci aspetta per il 2013?
Dubbi, incognite, ma anche certezze confortate dai numeri, implacabili e impietosi: 13% in più di disoccupati rispetto a un anno fa con un aumento del 16% circa di nuove domande di disoccupazione, tasse sempre più opprimenti, PIL a -2,5%, crollo dei consumi, che aggiunti alle scellerate manovre su scuola, sanità, pensioni completano un quadro davvero terrificante.

Ecco cosa ci lascia per regalo il cosiddetto governo tecnico, sostenuto da quell’Europa burattinaia e usuraia dalle cui decisioni scaturiscono le sorti di interi popoli.

Ma a volte ritornano… Sembravano estinti. Hanno atteso nell’ombra. Complottavano negli angoli più oscuri delle stanze del potere… Tornino le squillo, si dia inizio ai “festini”, si riaprano i sipari televisivi. 

Ecco a voi il  PACCO più grosso: il ritorno del Cavaliere!  Ci è voluto davvero poco per scatenare le reazioni scomposte di mezza Europa, preoccupata più che delle sorti dell’Italia dall’eventualità di non poter più contare su una linea, quella di Monti assolutamente parallela e dipendente dai dettami delle banche. 

Berlusconi scende in campo, travolgente come solo lui sa fare. Accusa il governo, scarica lo spread, incassa i rimbrotti della Germania e del partito popolare europeo. Si autocandida. Anzi no! Propone allo stesso Monti di guidare tutta la coalizione dei moderati… In ogni caso aria di rinnovamento in quel che resta del PdL, nomi “nuovi” come le probabili candidature alla regione Lombardia della Gelmini (la più “amata” dagli studenti) e, udite udite di Storace nel Lazio, regione che negli anni del suo primo mandato forse non ha “divorato” abbastanza… DOPPIO PACCO.

E che dire di questo PD fresco di primarie che ha incoronato come leader indiscusso il “sempreverde” Bersani a discapito di un Renzi messo a tacere dopo le sue “sbandate” di giovinezza… CONTROPACCOTTO.
Ma le sorprese non sono finite e il contraccolpo politico rischia di riesumare il “grande Centro” con il “dinosauro” Casini che insieme a tutta l’ala cattolica cerca di stringere proprio con Monti. Destra, sinistra, centro e dintorni. 

Si torna all’antico. Si prepara il terreno per quella che sarà la prossima campagna elettorale di un Paese stanco di tutto, dei tecnici e dei politici, dell’incredibile scollatura tra la politica virtuale dei palazzi e i reali problemi di ogni giorno. Da un lato numeri, percentuali e beghe politiche, truffe e milioni di euro, dall’altro le piazze che ribollono urlando da ogni parte dello stivale: lavoro, dignità, benessere!

E in attesa di fare i conti con il redditometro, l’ultimo strumento anti-evasione di questo governo, gli italiani continuino a pagare, facendo però attenzione a quanti caffè prendere durante una giornata. Non si sa mai, di questi tempi il fisco…
In questa barzelletta chiamata Italia non ci resta che ridere… con le lacrime. E col sangue!

Giancarlo Raffa

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