La “magia” del
Natale irrompe nelle case degli italiani portando con sé quell’atmosfera di
festa necessaria dopo un anno di disastri economici e sociali che hanno gelato
più del rigido inverno i sogni e le speranze di un futuro migliore.
Sotto gli alberi sempre più striminziti e meno colorati ,
quest’anno accanto a debiti, bollette, IMU e miseria troveremo nuovi regali,
pacchi a sorpresa a scuotere quella “monotonia” tanto cara a Monti che ha
attanagliato da tempo la già difficile esistenza degli italiani.
Come muteranno
gli scenari e cosa ci aspetta per il 2013?
Dubbi, incognite, ma anche certezze confortate dai
numeri, implacabili e impietosi: 13% in più di disoccupati rispetto a un anno
fa con un aumento del 16% circa di nuove domande di disoccupazione, tasse
sempre più opprimenti, PIL a -2,5%, crollo dei consumi, che aggiunti alle
scellerate manovre su scuola, sanità, pensioni completano un quadro davvero
terrificante.
Ecco cosa ci lascia per regalo il cosiddetto governo tecnico,
sostenuto da quell’Europa burattinaia e usuraia dalle cui decisioni
scaturiscono le sorti di interi popoli.
Ma a volte ritornano… Sembravano estinti. Hanno atteso
nell’ombra. Complottavano negli angoli più oscuri delle stanze del potere…
Tornino le squillo, si dia inizio ai “festini”, si riaprano i sipari
televisivi.
Ecco a voi il PACCO più
grosso: il ritorno del Cavaliere! Ci è
voluto davvero poco per scatenare le reazioni scomposte di mezza Europa,
preoccupata più che delle sorti dell’Italia dall’eventualità di non poter più
contare su una linea, quella di Monti assolutamente parallela e dipendente dai
dettami delle banche.
Berlusconi scende in campo, travolgente come solo lui sa
fare. Accusa il governo, scarica lo spread, incassa i rimbrotti della Germania
e del partito popolare europeo. Si autocandida. Anzi no! Propone allo stesso
Monti di guidare tutta la coalizione dei moderati… In ogni caso aria di
rinnovamento in quel che resta del PdL, nomi “nuovi” come le probabili
candidature alla regione Lombardia della Gelmini (la più “amata” dagli
studenti) e, udite udite di Storace nel Lazio, regione che negli anni del suo
primo mandato forse non ha “divorato” abbastanza… DOPPIO PACCO.
E che dire di questo PD fresco di primarie che ha
incoronato come leader indiscusso il “sempreverde” Bersani a discapito di un
Renzi messo a tacere dopo le sue “sbandate” di giovinezza… CONTROPACCOTTO.
Ma le sorprese non sono finite e il contraccolpo politico
rischia di riesumare il “grande Centro” con il “dinosauro” Casini che insieme a
tutta l’ala cattolica cerca di stringere proprio con Monti. Destra, sinistra,
centro e dintorni.
Si torna all’antico. Si prepara il terreno per quella che
sarà la prossima campagna elettorale di un Paese stanco di tutto, dei tecnici e
dei politici, dell’incredibile scollatura tra la politica virtuale dei palazzi
e i reali problemi di ogni giorno. Da un lato numeri, percentuali e beghe
politiche, truffe e milioni di euro, dall’altro le piazze che ribollono urlando
da ogni parte dello stivale: lavoro, dignità, benessere!
E in attesa di fare i conti con il redditometro, l’ultimo
strumento anti-evasione di questo governo, gli italiani continuino a pagare,
facendo però attenzione a quanti caffè prendere durante una giornata. Non si sa
mai, di questi tempi il fisco…
In questa barzelletta chiamata Italia non ci resta che
ridere… con le lacrime. E col sangue!
Giancarlo Raffa
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