Archivio blog

lunedì 6 giugno 2011

Happy birthday €-uropa. Questa è una festa a cui non siamo invitati


Ben 61 candeline sono state spente sulla torta preparata in occasione del genetliaco dell'Unione Europea. La data simbolicamente scelta del 9 maggio, ricorda il giorno in cui Schuman, politico democristiano tedesco, presentava il progetto di un europa nuova, organizzata e coesa, indispensabile al mantenimento delle relazioni pacifiche tra i paesi membri, che guardasse indietro alla riscoperta dell'antica unione fra i popoli europei.

Ma qualcosa in questi sei decenni dev'essere andato storto in corso d'opera, perchè lo scenario che ci si presenta al momento non è quello di un Europa unita, se non unicamente sotto il profilo economico e monetario.

Per evitare di entrare in conflitto tra loro, i Paesi aderenti, decisero che le tradizioni di ogni singola nazione venissero soppiantate da una nuova concezione di Stato unitario, riscrivendo ex novo le caratteristiche che dovevano essere comuni a tutti. Quindi via la moneta di stato, simbolo della forza economica di ogni paese e benvenuto euro; via le frontiere, vanto per la conquista dell'agognato suolo e benvenuto trattato di Schengen; via la rivendicazione di ogni singola nazione delle proprie radici e della propria cultura, ma tutti sotto una bandiera azzurra a sentirci uniti dal nulla, dalle finte radici giudaico cristiane dall'alto imposte; via la coscienza e la conoscenza della vera Storia dell'Europa dei popoli, insomma più che ricreare la vera antica Europa si è tentato di scopiazzare malamente il modello statunitense, dove uno stato o più si confronta e si rapporta all'altro solo in termini economici e militari.

Viviamo perciò l'Europa delle banche, delle grandi multinazionali, dove tutto viene trasformato in numero, cittadini compresi.

Uno stato, una nazione, un paese, non può essere riassunto in poche parole come produzioni e profitti, o con squallidi numeri decimali.

Costruire Contropotere rifiuta questo modello imposto, restando pur sempre sulla sua posizione fortemente europeista, volgendo lo sguardo ad un Europa che va dall'oceano atlantico agli urali, dai fiordi al mar mediterraneo, dove al suo interno in uno spirito di cooperazione e rispetto brulichino culture, tradizioni, religioni, POPOLI.

Chrisitian Basile.

Nessun commento:

Posta un commento