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lunedì 28 marzo 2011


La motivazione per cui si è cercato di individuare nell'aspetto esistenziale una nuova forma di lotta risiede nel fatto che probabilmente questa rimane una delle poche vie percorribili per dare delle risposte a se stessi e agli altri senza rimorsi e senza ripensamenti, in quanto probabilmente il contrario non è previsto.
Non è prevedibile, infatti, che pur affermando una qualsivoglia teoria o il contrario della stessa, questo non passi da una condizione propria di pensiero con la conseguente assunzione di responsabilita'che trova conferma nelle susseguenti azioni, di qualunque natura siano.

Se si compie un'azione che scaturisce da un ragionamento convinto, è vero che da un altra convinzione potrà scaturire una differente reazione, ma l'essere che agisce non potrà derogare a false interpretazioni, a confuse ideologie, a logiche contrapposte, a ragionevoli dubbi il proprio agire se questo comunque portera' la propria indelebile firma, che sarà evidente nel modo di essere.

Quindi nessuna copertura ideologica potrà giustificare i comportamenti delle persone e il loro modo di rapportarsi agli altri, nè tantomeno cio' sara' modificabile nel tempo, qualunque scelta si faccia e per qualunque motivo la si giustifichi.

Il paradigma esistenziale non può cambiare, perche se un uomo è un vigliacco lo sarà a destra, al centro e a sinistra, lo sarà in tutti gli aspetti della sua vita anche nel difendere le proprie idee e da questo avra' luogo il modo di gestire ogni cosa; per cui è sempre meglio che,per esempio, la cosa pubblica sia gestita da persone quantomeno non affette dal morbo della mutevolezza e della debolezza interiore; tante cose di pessima fattezza sarebbero evitate. Con questo non si legga che non bisogna mai avere dubbi o mettere in discussione le cose, tuttaltro, ciò è sintomo di notevole apertura; si rifletta invece su quello a cui portano situazioni "ballerine", o di accomodamento con se stessi dal più piccolo al più grande dei modi di fare.

La sonnolenza esistenziale con la quale si è aperto questo terzo millenio fa veramente paura, non tanto perche' ci si è ormai abituati ad ogni cosa quanto quanto per quello che si legge negli sguardi della gente, una anonimia che lascia impietriti, che nasconde non si sa cosa. E magari fosse paura, incertezza, stanchezza, lascivia, magari! Sarebbero moti dell'anima. Invece stupida arroganza, violenza verbale e fisica, perdita di vista di cio' che si muove intorno, desiderio di sopraffazione la fanno da padrone. Una generazione ha perso una battaglia un tempo,ma la guerra non è finita, quella battaglia è stata condotta al meglio delle proprie possibilità, perchè dentro c'era davvero tutto ed era stato richiesto tutto.

L'Idra malvagia ha voluto sacrifici e sofferenze per rallentare la sua avanzata, ma Sorrisi,Fantasia e Giovinezza l'hanno fermata e per un attimo uccisa. Contro il mostro dell'indifferenza, dell'apatia, dell'omologazione,della violenza, della sopraffazione, della prevaricazione, della mercificazione dobbiamo ritrovare quell'attimo......in qualunque momento del giorno, in ogni regione dell'anima,in noi stessi, nel nostro esistente.
Solo cosi'può partire una Ri-voluzione!


A presto,Antonio!



" Non ti fermare,cuore,davanti a torri alte,
altri aspettano il tuo battito"

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