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sabato 12 febbraio 2011

SEI IL MIO AQUILONE

Come quell'aquilone
che portato dal vento
colla pioggia e col sole
distratto e contento
sui mari e sui monti
di giorno e di sera
sul legno dei ponti
in inverno e primavera
se ne vola spensierato
s'innamora d'un lago
ma l'ha già dimenticato
vola via calmo e pago
spezza corde e vola via
non rimane imprigionato
Libertà è la sua Dea
Anarchia il suo reato
Come quell'aquilone
voli via spensierata
colla mia dolce illusione
d'una vita innamorata
Scappa via dalle mie mani
il mio aquilone, senza pensieri
porta via il mio domani
e dimentica il suo ieri
Il mio aquilone com'è bello
anche adesso che va via
m'ha lasciato un tal bordello
che gli scrivo una poesia.

Contributo di:
Salvatore Valente.

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