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venerdì 7 maggio 2010

REDAZIONALE DEL NUMERO APRILE-MAGGIO 2010

Con questo numero salutiamo i nostri lettori augurando a tutti un buon Solstizio d' Estate. Ci rivedremo a settembre con un' edizione riveduta e corretta del nostro bimestrale, ripromettendoci che questo possa diventare una pubblicazione mensile. Questa volta abbiamo pensato di intervenire su un argomento che ci è parso di primario interesse quale quello del dissesto idrogeologico, causa ed effetto della pochezza ecologico-culturale che vive il nostro Paese. Alla stessa maniera abbiamo affrontato un problema che meriterebbe maggiore attenzione poiché anche in questo caso coinvolge la totale assenza dello Stato, riferendoci anche ad un caso di malasanità veramente eclatante. Non potevamo esimerci dal continuare l' analisi spietata che, in politica internazionale, rispetto alla situazione economica mondiale, vede scomparire in nome delle potenti lobbies bancarie la sovranità di interi paesi, vedi l' Islanda, oggi la Grecia...domani?Tornado a tematiche che ci riguardano più da vicino abbiamo fatto un rapido excursus sul mondo del lavoro che ormai esprime un disagio sempre più evidente e uno scollamento totale tra i giovani e le istituzioni (quale futuro?) per non parlare della tragedia della tragedia dei suicidi di chi rimane senza lavoro. Dedichiamo forse una pagina riduttiva al problema della privatizzazione dell' acqua e su questo argomento, che se non fosse legato alla follia di questa società sarebbe solo risibile, stiamo preparando un piccolo dossier di prossima pubblicazione. A malincuore, ma visto che alle volte l' osservazione politica prevede anche questo, ci siamo occupati dell' ultima controversia all' interno del PdL, lo scontro tra gli anali fedeli a Badoglio e quelli legati al loro padrone, approfittandone per definire la nostra posizione rispetto al bipolarismo, una volta per tutte! Concludiamo il giornale con una bella intervista ad ampio raggio sul mondo della musica underground messinese alle volte un po' sottovalutata dai circuiti discografici che contano. Con queste pagine Costruire Contropotere, oltre a dimostrare che esistono spazi di libertà che nessuno potrà mai togliere, invita le persone che ancora pensano con il loro cervello a guardare lontano ed a cercare di apportare un' inversione di tendenza nell' approccio alla politica. Uscire dall' apatia alla quale si è costretti da un modo di vivere omologato è un dovere e l' unica maniera per farlo è agire contro chi non vuole che questo accada, AGIRE CONTROPOTERE.

La Redazione

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