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mercoledì 14 aprile 2010

E' il tempo della riflessione, delle decisioni , delle scelte, non obbligatorie , non forzate, non trascinate ma ponderate , anche se intorno c' e' parecchia confusione e alle volte poca conoscenza. Le generazioni di mezzo , anche se troppo a lungo abbandonate al loro destino per tutta una serie di cose che passano dall' aspetto politico , storico e sociale e financo personale, hanno una grossa oppurtunita' che e' quella di diventare protagoniste del loro futuro. Si aprono , forse , nuovi scenari per intervenire direttamente sulla quotidianita' dell'esistente,bisogna farlo non essendo impreparati ad affrontare il nuovo e non soltanto , ma bisogna anche decidere sul come farlo, non dimenticando le esperienze precedenti anzi facendone tesoro e rielaborando in chiave attuale le eventuali scelte. Ma, pur sempre di scelte si tratta! Chi non le opera contribuisce ad aumentare una situazione di non chiarezza , sia per se' stesso che per gli altri , questo non va bene , non e' consono per chi si prefigge di "appartenere". Tutte le posizioni ideali meritano rispetto, quando sono frutto di ragionamenti seri , sereni e lineari , altresi' sono figlie di falsita' e malafede, questo non ci appartiene! Arrivare ad una scelta , spesso e' difficile comporta sacrifici e tormenti interiori, si lavora su se' stessi, ma guai se fosse il contrario. La piccola guerra che tutti i giorni combattiamo e' quella con il mondo esterno che ci circonda, ma la grande guerra che conduciamo e' quella con noi stessi..................................................................Se e' questa la strada che abbiamo scelto! ANTONIO

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