I delinquenti internazionali di Standard and
Poor's (società privata che si occupa di ricerche finanziarie per conto degli Usa) ci minacciano di nuovo con l’ennesimo declassamento che serva all’Italia come
tirata d’orecchie per non aver stretto ancora di più il cappio tramite le
riforme annunciate e non ancora attuate. Così, anche a quelli meno attenti,
appare chiaramente come la politica degli Stati sia decisa da fuori, in un
sistema convenzionale di riconoscimenti e gerarchie in cui l’emanazione dei
diktat avviene ai piani alti.
E allora parte il valzer dei “non ci sono
soldi, finiremo come la Grecia, bisogna tirare la cinghia”, che in soldoni
significa incidere ancora e ancora sulle classi medie e basse diventate ormai, dopo
gli ultimi dissanguamenti, sottoproletariato (per usare termini triti e ritriti
ma che rendono bene il concetto).
E poi compriamo gli F35, non nell’ottica
meschina di uno Stato che deve farsi valere ma in quella ignobile di uno Stato
che volontariamente si sottomette, riscoprendosi sempre più colonia e braccio
armato di una politica occidentale di guerra.
Riflesso perfetto di questo scenario è un
governo “dalle larghe intese” fatto da pluricondannati, soubrette, camerieri e
magnati della finanza che insieme riescono a non fare di fatto nulla, governi
fantoccio praticamente, Africa docet.
Fanno da contraltare migliaia di giovani che
spendono capitali per studiare nell’incertezza di un futuro, giovani senza
lavoro, padri e madri di famiglia disoccupati, pensionati che fanno la fame,
imprenditori costretti a chiudere perché affossati dai debiti, in un circolo
vizioso che coinvolge tutte queste categorie.
E ancora, servizi sanitari scadenti,
strutture ospedaliere fatiscenti, nessun investimento sulla prevenzione, in
poche parole il diritto alla salute come quello al lavoro e quello
all’istruzione esistono solo su carta, a meno che non si paghi dai privati.
Politicamente e socialmente questa situazione
ha un senso ben preciso, creare una moltitudine di persone che tira a campare, che
cede al ricatto di avere un lavoro anche
a discapito dei diritti fondamentali.. capisci a me, tengo famiglia! Una
moltitudine asservita e non pensante che blatera e discute sulla crisi ma non
si chiede quali siano le sue cause, che si lascia abbindolare dalle falsità
date dai media.
Per cui non si sa nulla del signoraggio
bancario, del motivo per cui questo sistema si fonda sul debito come elemento
fisiologico e ineliminabile. Non si racconta che gli Stati si fanno “prestare”
la loro moneta dai privati delle banche e sono poi tenuti a restituire tutto
più gli interessi. Non si racconta che questa situazione di tracollo può finire
subito se solo ognuno di essi si scardinasse da questo sistema perverso.
Di questo non si parla, quindi via con i
discorsi sul governissimo, sulla disoccupazione, sui guai giudiziari di Tizio e
Caio, sul Papa che fa finta di interessarsi ai meno fortunati, sulle veline e sui
calciatori. E buonanotte al popolino.
Vincenza Bagnato
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