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venerdì 12 luglio 2013

SOGNI D'ORO ITALIA



I delinquenti internazionali di Standard and Poor's (società privata che si occupa di ricerche finanziarie per conto degli Usa) ci minacciano di nuovo con l’ennesimo declassamento che serva all’Italia come tirata d’orecchie per non aver stretto ancora di più il cappio tramite le riforme annunciate e non ancora attuate. Così, anche a quelli meno attenti, appare chiaramente come la politica degli Stati sia decisa da fuori, in un sistema convenzionale di riconoscimenti e gerarchie in cui l’emanazione dei diktat avviene ai piani alti.

E allora parte il valzer dei “non ci sono soldi, finiremo come la Grecia, bisogna tirare la cinghia”, che in soldoni significa incidere ancora e ancora sulle classi medie e basse diventate ormai, dopo gli ultimi dissanguamenti, sottoproletariato (per usare termini triti e ritriti ma che rendono bene il concetto).

E poi compriamo gli F35, non nell’ottica meschina di uno Stato che deve farsi valere ma in quella ignobile di uno Stato che volontariamente si sottomette, riscoprendosi sempre più colonia e braccio armato di una politica occidentale di guerra.

Riflesso perfetto di questo scenario è un governo “dalle larghe intese” fatto da pluricondannati, soubrette, camerieri e magnati della finanza che insieme riescono a non fare di fatto nulla, governi fantoccio praticamente, Africa docet.

Fanno da contraltare migliaia di giovani che spendono capitali per studiare nell’incertezza di un futuro, giovani senza lavoro, padri e madri di famiglia disoccupati, pensionati che fanno la fame, imprenditori costretti a chiudere perché affossati dai debiti, in un circolo vizioso che coinvolge tutte queste categorie.

E ancora, servizi sanitari scadenti, strutture ospedaliere fatiscenti, nessun investimento sulla prevenzione, in poche parole il diritto alla salute come quello al lavoro e quello all’istruzione esistono solo su carta, a meno che non si paghi dai privati.

Politicamente e socialmente questa situazione ha un senso ben preciso, creare una moltitudine di persone che tira a campare, che cede al ricatto di  avere un lavoro anche a discapito dei diritti fondamentali.. capisci a me, tengo famiglia! Una moltitudine asservita e non pensante che blatera e discute sulla crisi ma non si chiede quali siano le sue cause, che si lascia abbindolare dalle falsità date dai media.

Per cui non si sa nulla del signoraggio bancario, del motivo per cui questo sistema si fonda sul debito come elemento fisiologico e ineliminabile. Non si racconta che gli Stati si fanno “prestare” la loro moneta dai privati delle banche e sono poi tenuti a restituire tutto più gli interessi. Non si racconta che questa situazione di tracollo può finire subito se solo ognuno di essi si scardinasse da questo sistema perverso.

Di questo non si parla, quindi via con i discorsi sul governissimo, sulla disoccupazione, sui guai giudiziari di Tizio e Caio, sul Papa che fa finta di interessarsi ai meno fortunati, sulle veline e sui calciatori. E buonanotte al popolino.

Vincenza Bagnato

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