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sabato 3 aprile 2010

Religiosi e pedofilia: il grande boato e l' assordante silenzio.


Da un po’ di tempo a questa parte i mezzi d' informazione italiani ed esteri affrontano sempre con maggiore vigore lo scabroso argomento degli abusi sessuali su minori compiuti da sacerdoti appartenenti alla Chiesa Cattolica. Questo fenomeno pare sia abbastanza frequente e molto poco denunciato, vuoi perchè le vittime hanno rimosso questi disgustosi ricordi, vuoi perchè provano una sorta di vergogna nell' affrontare con persone terze la tragedia che ha segnato la loro vita. Le stesse famiglie a volte non colgono nello sguardo dei loro figli quel qualcosa che non va, fidandosi invece della totale buona fede dei prelati, buona fede che, come purtroppo stiamo vedendo, non sempre è tale.

Il Vaticano non sfugge neanche alla pesante accusa di aver sempre cercato di coprire questi avvenimenti e di recente è anche emerso che alcuni vescovi americani, da circa una ventina di anni, hanno abusato sessualmente di molti bambini, spesso affetti da alcuni handicap quali la sordità, e ciò rende ancora di più in bilico la posizione della Chiesa e ne aggrava maggiormente il problema della crisi di spiritualità che la attanaglia, soprattutto quando questi fatti vengono messi a nudo di fronte a milioni di fedeli in tutto il mondo, essendo indirettamente coinvolto anche il fratello dell' attuale Pontefice. Forse è giunto il momento che la nomenclatura vaticana riveda alcuni suoi aspetti, come ad esempio il voto di castità per i sacerdoti che, a detta di molti analisti, risulta essere la causa primaria degli abusi rappresentando un obbligo, un sacrificio che l'aspirante prete compie di fronte a Dio, andando quindi contro la naturale essenza dell’uomo e frenando i suoi istinti sessuali sia pur soltanto pensati. Probabilmente i vari casi di molestie da parte dei preti ne sono la conferma ed alcuni di loro sviluppano quindi un perverso e criminale interesse di natura fisica nei confronti del fanciullo trovando in lui uno sfogo sessuale.

E' anche accaduto che, in alcuni piccoli comuni con una forte (e presunta) coscienza cattolica, la gente scenda in strada a difendere dalla troupe giornalistica, venuta in cerca dello scoop, il proprio parroco, accusato di violenza su minore, anche di fronte a prove evidenti, proprio perché accecati da qualcosa che credono sia fede ma che più non è, ritenendo che siano solo accuse infondate.

Però, come adesso vedremo, alcuni mezzi di informazione sono mossi non da senso di giustizia e verità, ma da odio verso un' istituzione religiosa come la Chiesa Cattolica della quale non condividono, legittimamente, vedute, idee e prassi. Il risultato è stato sicuramente il silenzio sulle ultime notizie venute dagli Stati Uniti, precisamente dalla città di New York: si tratta di alcune rivelazioni choc riguardanti i traffici illeciti di organi da parte di un rabbino della comunità di Brooklyn a cui si aggiungono alcune denunce effettuate da parte di uomini e donne che hanno trovato, attraverso una radio privata, il coraggio di gridare contro un gran numero di rabbini l' accusa di essere stati responsabili di violenze sessuali nei loro confronti quando non erano altro che bambini o adolescenti. La notizia ha come teatro la Yeshiva Torah Temimah di Brooklyn (un noto istituto ebraico del quartiere) nella quale il docente, nonché rabbino, Yehuda Kolko ha abusato fisicamente per anni di bambini che frequentavano quella scuola. Ciò però, a detta dell’avvocato ebreo Michael Dowd, è un’ usanza molto comune e diffusa nelle comunità Haredim. Infatti, egli, ha incominciato una dura lotta cercando di dimostrare ciò, ponendo il caso sotto gli occhi di tutti pur essendo una classica battaglia come quelle intraprese da Don Chisciotte. La lotta diventa ancora più ardua pensando alla grande omertà (rivendicata dagli stessi rabbini) che c’è all’interno di questi ambienti. I rabbini ortodossi in ogni caso hanno espresso il loro disagio e preferiscono risolvere le cose tra di loro, all’interno della comunità (come, peraltro, è stato più volte fatto intendere da autorevoli voci vaticane). C' è da dire che questi gesti di pedofilia e incesto sono condannati e puniti fino ad un certo punto. Certe azioni, osservando attentamente alcuni trattati della Gemara, sono condivise e giustificate come ad esempio il fatto di poter avere rapporti sessuali non completi con la propria figlia o figlio. Il Talmud insegna parecchie di queste dottrine incomprensibili ai nostri occhi e sotto quelli della maggior parte delle persone. La gente che si è mossa a difesa delle vittime e contro questa pratica perversa sono talmente poche che si possono contare sulla punta delle dita. Certi fatti bisogna scoprirli alla luce del sole affinchè non cadano nel dimenticatoio e affinchè siano conosciute da tutti, soprattutto da quelle famiglie che, al pari di quelle cattoliche, affidano i loro figli in mano a dei mostri considerati erroneamente delle guide spirituali.

Alla luce di tutto ciò sorge spontanea una domanda: i mass media sono ignari di tutto ciò oppure risultano essere complici silenziosi di qualcosa che nulla ha a che fare con la pedofilia ma che in realtà riguarda altri fatti tenuti nascosti? A voi la risposta.

Andrea La Fauci De Leo

Giovanni Trovato

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